Sapete perché mi piace vincere facile?
“E va bene, accetto la sfida. Se riesci a farmi manciàri un bel piatto di pesce crudo, fresco, saporito, accompagnato da un calice di bianco con 15 euro a testa, pago io”.
Citando uno spot, mi dico: mi piace vincere facile… e che soddisfazione farlo con Conco.
Conco, alias Concetta Coco, è la più snob, elegante, firmata compagna di studi che conosca. Catania, la città salotto siciliana, le scorre nelle vene. I capelli sono una nuvola riccia di un nero corvino. Il corpo snello e flessuoso è spesso fasciato da abiti firmati, le labbra sono quelle che avrei voluto avere ma non c’è lipstick volumizzante che tenga. Insomma, Conco accetta la sfida lanciata da me. Ma io, fiorentina, esile, biondina e di nome Lucia, so dove e come batterla.
Conco si presenta all’appuntamento delle sei in pieno centro. Come sempre indossa una cosa da niente, rose rosse su fondo nero per l’abito da urlo ed enormi pendenti in corallo che occhieggiano tra i riccioli neri. Uno schianto davvero. Il mio vestitino a fiorellini, lungo fino alle caviglie per nascondere il pallore delle mie gambe, fa di me una sorta di ancella. Stringo i denti, la sfida inizia. Gioco d’anticipo: ritornata da poco in città, so che non è mai stata da Fishing Lab. Primo colpo vincente: Tesoro, se pensavi ad una bancarella, hai toppato, ed anche se ti aspettavi una trattoria o un ristorantino.
Fishing Lab è molto diverso. Intanto, strizzo l’occhio al mio cameriere preferito, che, abbagliato da questa Carmen dei giorni nostri, ci fa accomodare sotto lo sguardo di Dante e Boccaccio, al primo piano. Eh no… non sono riproduzioni Conco, sono affreschi del trecento. E, a proposito di sfida… che inizino le danze. Menu alla mano, la invito a scegliere: due scampi, un gambero rosso che le ricordi la sua terra, un gambero tigrato e, per non farci mancare nulla, un’ostrica selvaggia. E da bere? Un Franciacorta, ma certo, un Saten ’61. Che altro?
Conco è estasiata, ed io pure, pronta ad assaporare la mia vittoria. Ho stravinto la scommessa e vederla tirar fuori la sua carta di credito platinum per pagare… non ha prezzo.