Street food? Sì, purché sia chic
“Nonna, ma perché continui a venire qui, a Montecatini Terme, da tanti anni?” La domanda mi arriva improvvisa da mia nipote. 10 anni appena fatti, a settembre andrà alle medie e, sapendo che tra qualche anno non passerà di certo una settimana di vacanza con la nonna, l’ho portata qui con me.
Io le chiamo “lezioni di stile”; queste piccole perle che le trasmetto ogni volta che posso, e sono anche queste che mi spingono a farle passare un po’ di tempo con me. È un periodo così diverso, questo rispetto a quello, andato, dei miei anni migliori!
Com’era ricercato ed elegante, allora il turismo termale. Dopo una giornata spesa a “passare le acque”, c’era sempre un’occasione per farsi bella ed uscire. Cene raffinate, un torneo di canasta benefico, serate mondane in cui capitava di avere accanto dive famose o affascinanti latin lover.
Oggi? Beh, è tutto così diverso. Non tanto per questa cittadina, che continuo ad amare… No. Prendetemi pure per una criticona d’altri tempi, ma io non vedo più quell’eleganza appena suggerita.
“Sai, Martina, che cosa diceva una stilista, anzi una grande sarta francese? “Conviene vestire un tantino sottotono.” Non ti pare che quella signora seduta in quel ristorante, abbia invece un tantino esagerato?” “Quale?” mi chiede la nipotina “quella tizia con il palazzo pigiama giallo?” Sorrido, mentre le ricordo che si dice pigiama palazzo e che ad inventarlo fu una principessa russa, negli anni ’60.
“Ne ho indossato uno, una sera e un famoso attore di passaggio sembrò apprezzare, sai?”
Più per curiosità che per altro, lei mi tira per il braccio, dirigendosi verso il locale. Un’insegna divertente “recita”: Fishing Lab – il pesce creativamente parlando.
Il profumo è invitante, l’atmosfera elegante. Richiama il mare, in effetti.
Scavalcando letteralmente la borsa gigantesca e firmata che la signora in giallo (e che giallo!) ha lasciato sul pavimento della veranda, mi lascio convincere da Martina. Ci accomodiamo ad un piccolo tavolo, sotto un lampadario originale, ma di grande gusto.
Dopo aver apprezzato qualche ostrica – Oh, le mie vacanze a Saint Tropez! – mi sono fatta convincere da mia nipote a provare un piatto street food, come dice lei. Li chiamano Buns di tonno, questi deliziosi panini con cipolline caramellate e patatine fritte? Ma, sotto i miei occhi, passa anche un piatto meraviglioso, che approda sul tavolo dei vicini. Mi viene descritto come un trancio di tonno cotto nel forno a legna. Devo tornarci con la mia amica Lilia, una di queste sere. Quella non ha mai saputo giocare a canasta, ma di certo è una delle migliori forchette che conosca.
“Vedi, Martina, perché torno qui a Montecatini Terme tutti gli anni? Perché c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire. E smetti subito di ridere, non sta bene. Come ti è venuto in mente che alludessi al décolleté della signora in pigiama… anche se non hai tutti i torti”.