Scatta, mangia e posta
Chi di voi, al ristorante, non ha mai scattato una foto del piatto che gli è appena stato servito sul tavolo? Sarà per il piacere di condividere ogni momento della propria giornata, o per quello di far sapere a tutti gli amici (reali e virtuali) quale piatto si stia per gustare…
Sarà per le sempre più elevate prestazioni fotografiche degli ultimi smartphone: da anni, grazie al touch to focus, basta appoggiare il polpastrello sullo schermo sia per attivare l’esposizione automatica che la messa a fuoco immediata.
Sarà perchè gli hashtag come #instafood, #food, #foodporn sono più popolari di quelli legati al mondo del fashion o dell’home design.
Insomma, per tanti motivi oggi è sempre più frequente vedere persone di ogni età che, prima di pranzare o cenare, inquadrano, scattano e condividono.
Sicuramente non è un gesto previsto dal galateo di Monsignor della Casa per il perfetto comportamento a tavola, ma è certamente un fenomeno del tutto innocuo ed accettabile.
Fishing Lab è fiero dei suoi affezionati fotografi amatoriali e ripropone volentieri, nelle sue pagine social ufficiali, le migliori foto “taggate” dai suoi ospiti.
I piatti creativi e le presentazioni, informali ma spettacolari, offrono molti spunti. Giocando con le trasparenze dei calici, la ricchezza dei colori del crudo, l’informalità “street” del Fritto Mangiatutto, molti appassionati di social e di food riescono a realizzare scatti dettagliati e invitanti che ben rendono la freschezza, la golosità e l’allegria delle portate.
A proposito, se non siete ancora stati colti da questa piacevole mania del #foodporn, ecco un paio di consigli per realizzare, da subito, scatti piacevoli.
Una veduta esattamente dall’alto può appiattire i volumi nel cibo dentro i contenitori, poiché si annullano le ombre naturali.
Meglio evitare l’uso del flash, deleterio per i colori del cibo e fastidioso per le persone che sono sedute accanto a voi. Di giorno, privilegiate la luce naturale, meglio se proveniente da un lato. Ultima raccomandazione: con un’inquadratura di circa 30 gradi, riuscirete a trasmettere la sensazione che, chi guarda, si trovi al vostro posto. Se invece volete far apprezzare lo spessore, soprattutto nel caso di piatti più particolari, come i tranci di tonno o di salmone che vengono cotti avvolti in un foglio di legno di noce, prezioso per il sapore e anche molto bello da vere, abbassate lo smartphone o la compatta e il gioco è fatto.